Il monte Ebro (mt. 1699) è la cima più alta della provincia di Alessandria e la seconda di questo spicchio di appennino, superata solo dal monte Lesima (1724 m) che separa la provincia di Pavia da quella di Piacenza. La vetta del monte offre un notevole panorama che, nelle giornate limpide, spazia a 360° sulle sottostanti valli del Curone, l’arco alpino e il mar Ligure.

Accesso: si parcheggia a Caldirola (1076 m).

Itinerario: dal paese si può prendere la seggiovia e raggiungere la cima del monte Gropà (1433 m) oppure si può salire seguendo il sentiero. Mediante il percorso di cresta con alcuni saliscendi si toccano il passo di Bruciamonica, il monte Panà, il Cosfrone ed infine l’Ebro. Da qui, volendo, si può continuare per le bocche di Crenna ed arrivare al monte Chiappo, stessa quota più o meno del monte Ebro, dove si incontrano tre regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Dal monte Chiappo, nelle giornate di cielo terso, è possibile ammirare il mar Ligure e parte della costa savonese con l’isola di Bargeggi, capo Noli, capo Mele e l’isola Gallinara. Per il ritorno, tornati alla cima del Monte Ebro, si può percorrere il sentiero 106 che, seguendo alcuni picchetti tra spazi erbosi, porta ai piani dell’Ebro, dopo alti faggi e piccole radure si incontra la fontana Pessina, il rifugio Ezio Orsi (1397 m) e quindi la fontana del Butto dove ci si può dissetare. Si oltrepassano spazi aperti alternati a zone boscose e si supera un cancelletto in legno, l’ultimo tratto si snoda in una faggeta, quindi si segue la carrozzabile nel bosco che porta dapprima alla colonia provinciale di Caldirola e poi al paese.

Ritrovo: via Quarenghi angolo via Kant dove c’è la chiesa Regina Pacis ore 7.00 Dislivello: mt 700 più vari saliscendi

Tempo: 5.00 – 5.30 ore circa andata e ritorno Classificazione: E

Equipaggiamento: abbigliamento adeguato all’escursione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE:
Soci Euro 3,00
Non Soci Euro 5,00
Assicurazione non Soci Euro 8,00

La gita si svolgerà con auto proprie; ciascun passeggero dividerà le spese con il proprio autista

Il GESA CAI si riserva la facoltà di modificare itinerari ed orari – a suo insindacabile giudizio ed anche in corso di gita – ove particolari circostanze lo rendessero necessario o opportuno.
Il GESA CAI declina ogni responsabilità per il caso di incidenti ai partecipanti.