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Sottosezione CAI Milano – Quartiere Gallaratese

Monte Barone di Coggiola – 22 marzo 2015

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monte_barone_coggiolaIl monte Barone di Coggiola (mt. 2044) è la vetta simbolo della Valsessera, pur con una quota non particolarmente elevata rappresenta un punto panoramico di tutto rispetto sulle alpi del biellese, sul monte Rosa (belle viste su punta Castore e Breithorn) e verso la pianura, grazie alla sua posizione particolarmente isolata.

Accesso: Si percorrono le autostrade A4 e poi A26 uscita al casello di Romagnano Sesia. Da qui statale direzione Crevacuore e poi Trivero. Arrivati in paese in corrispondenza della piazza si svolta a destra, seguendo le indicazioni per Coggiola. Da Coggiola si lascia a destra un ponte e si prosegue diritto fino ad un secondo ponte sulla destra che porta ad oltrepassare il torrente Sessera. Subito dopo il ponte si svolta a sinistra (indicazioni per Piane di Rivò). Si sale lungo una strada asfaltata un po’ stretta ed arrivati alle Piane di Rivò (950 m) si parcheggia la macchina in corrispondenza di un pannello con carta dei sentieri.

Itinerario: Dal parcheggio si prende la strada sterrata che si stacca a sinistra seguendola per poco, pervenuti ad un piccolo slargo a monte di alcuni edifici (la strada tende a scendere) si continua sul sentiero a destra (segnavia G1). Risalito un piccolo bosco (betulle) si perviene in poco tempo ad uno slargo (piccola costruzione) dove si piega a sinistra e si entra in una valle secondaria (valle del rio Cavallero) il cui asse è perpendicolare alla cresta Gemevola-Pissavacca- Barone. Si arriva al fondo della valle, si attraversa il rio Cavallero su un’aerea passerella, si seguono le indicazioni per il monte Barone oltrepassando il bivio per l’attacco della palestra di roccia Oliva (cartello indicatore) e si arriva al rifugio Ciota (costruito dal CFS nel 1965, con sul retro un locale sempre aperto). Il sentiero svolta di 180° in corrispondenza del rifugio (cambio del segnavia da seguire che da G1 passa a G8) e sale nel bosco con una serie di tornanti. Si raggiunge la dorsale che si stacca dal Monte Pissavacca (dorsale che separa il rio Cavallero da quello dell’Ardecca), si ha una bella vista sul Monte Barone, il rifugio e la via da seguire per raggiungerlo. Si percorre tutta la dorsale con ben evidente sentiero fino ad arrivare alle pendici della cresta che collega la cima di Pissavacca al Barone. Qui il sentiero piega a sinistra puntando decisamente verso il rifugio, passando per un tratto ripido in roccia attrezzato con catene fisse (denominato le Scarpie). Si prosegue lungo il sentiero (sempre ben evidente), si oltrepassano i resti di alcuni alpeggi e si perviene al rifugio Barone. Per tutto il percorso bella viste sulle principali vette del biellese. Al rifugio, seguendo le indicazioni sui massi, si tiene la destra lungo la linea di massima pendenza, in direzione della bocchetta di Ponasca. Il sentiero arriva sulla cresta a monte della bocchetta stessa, si piega a sinistra incontrando un altro sentiero (segnavia su masso) e si prosegue lungo la dorsale erbosa salendo per cresta (non esposta). Il sentiero continua fino alle pendici della vetta, ove piega a destra passando in corrispondenza di una madonnina posta in una nicchia con una campanella. Dopo pochi metri si sbuca sulla panoramica vetta dove si trova un ometto di pietre con rosa dei venti, pochi metri a sinistra si trova la piccola croce di vetta. Per il ritorno si segue il medesimo percorso della salita.

Ritrovo: via Quarenghi angolo via Kant dove c’è la chiesa Regina Pacis ore 6.30
Dislivello: 1094 mt
Tempo: 3.30 h circa x la salita
Classificazione: E
Equipaggiamento: abbigliamento adeguato all’escursione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE: Soci 3 € Non Soci 5 € Assicurazione non Soci 7 €

La gita si svolgerà con auto proprie; ciascun passeggero dividerà le spese con il proprio autista.
Il GESA CAI si riserva la facoltà di modificare itinerari ed orari – a suo insindacabile giudizio ed anche in corso di gita – ove particolari circostanze lo rendessero necessario o opportuno.
Il GESA CAI declina ogni responsabilità per il caso di incidenti ai partecipanti.

 

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