11 Ottobre 2020
Monte AVIC 3006m.
L’Avic è l’aguzza ed inconfondibile cima che domina l’omonimo Parco Naturale pur non essendone il punto più elevato; è ben visibile dalla bassa Val d’Ayas e per i ‘cacciatori di vette’ rappresenta senza alcun dubbio una meta molto interessante. La cima dell’Avic, una sottile cresta orientata est-ovest, è piuttosto aguzza e non vi possono trovare posto molte persone; il terreno è composto da grossi sassi instabili e la verticalità dei versanti suggerisce cautela nei movimenti.
ACCESSO: Autostrada Torino-Aosta uscita Verres, si prosegue per Champdepraz dove si inizia a salire su strada asfaltata molto tortuosa fino alla località Covarey, (seguire le indicazioni per il parco del Monte Avic). Si sale la valle sino al termine, a Volla, dove si parcheggia.
ITINERARIO: Dal parcheggio si segue la sterrata che prima tra pascoli, poi nel bosco di pino uncinato conduce alla suggestiva Alpe la Serva (1500) e quindi alla località Magazzino (1460), una radura con un rudere legato alla vecchia attività estrattiva, dove abbandonata la pista, si prosegue lungo il sentiero per il Lago Gelato che con incantevoli scorci risale la valle sulla sinistra orografica, raggiungendo un pianoro a quota 2450 ca.
Da qui due possibilità:
A (lunga): seguire la mulattiera fino al Lago Gelato 2616 m fino a un bivacco del corpo forestale per poi dirigersi in direzione Nord-Ovest con alcuni sali/scendi fin quasi al Colle Raye Chevrère.
Appena sotto il colle si piega nettamente a destra e, per tracce di sentiero e ometti, si raggiunge pressoché in piano la base del conoide che scende dall’intaglio 2940 m della cresta Ovest del monte Avic, che si raggiunge senza difficoltà.
B (corta): dal pianoro andare decisamente a destra e con percorso molto più diretto, risalire verso N un evidente e stretto canalone (qualche passo di I/II).
Sbucati su di un piano in prossimità di un laghetto, sotto la verticale della vetta che rimane sulla destra, si continua per un lungo pendio detritico sempre in direzione N sino ad incontrare la traccia proveniente dal Colle Raye Chevrere. Costeggiata la bastionata occidentale dell’Avic, si risale un ultimo ripido pendio a sinistra, arrivando all’intaglio con l’anticima (2940).
Dall’intaglio si attacca la cresta, rimanendo preferibilmente sul versante di Champdepraz, e superati due tratti più verticali su buona roccia, con qualche passo di II si raggiunge un terreno meno ripido che conduce alla vetta, su cui si trova una caratteristica Madonnina (3006).
DISCESA: Come per la salita, con particolare attenzione al tratto di cresta, da effettuare in disarrampicata (corda da 10-15 m può tornare utile).
DIFFICOLTA’: EE – AR – II – F+ DISLIVELLO: 1700m. TEMPISTICA: salita h.5,00
ATTREZZATURA: La parte finale di arrampicata (passi di I e II) può richiedere l’uso di una corda, sopratutto in discesa. Non ci sono passaggi particolarmente esposti.
Punto d’appoggio: =
ABBIGLIAMENTO: Adeguato alla gita e stagione
RITROVO/Partenza: da stabilire
ISCRIZIONI: Presso la sede G.E.S.A.-C.A.I. in Via E.KANT n.8 -20151- Milano il Giovedì
sera dalle ore 21,00 alle ore 23,00
SMS: 339.4898386 Umberto # 338.2920938 Chiara # 339.1296657 Guido
e.mail: infogesacai@gmail.com
QUOTE: Soci G.E.S.A.-C.A.I. €.3,00 Soci C.A.I. €.4,00
Non Soci C.A.I. €.5,00+€.9,00* *(Assicurazione Infortunistica+Soccorso alpino)
La gita si effettuerà con auto proprie; ciascun passeggero dividerà le spese A/R con il proprio autista
Il G.E.S.A.-C.A.I DECLINA OGNI RESPONSABILITA’ PER IL CASO DI INCIDENTI AI PARTECIPANTI
dalle ore 21,00 alle ore 23,00
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