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Sottosezione CAI Milano – Quartiere Gallaratese

Categoria: Escursionismo Corno Birone (1116 m) Sentiero "Dario e William"

Corno Birone (1116 m) Sentiero "Dario e William"

26 Ottobre 2024

(Sentiero DARIO E WILLIAM – EE (con alcuni passi di I grado lungo il sentiero)
Attivita Sociale ESCURSIONISMO > EE

NB: Uscita da confermare in base alle previsioni meteo
La conferma gita verrà comunicata per SMS/WhatsApp ai partecipanti iscritti

Il corno Birone è uno sperone di roccia calcarea posto sulla parete sud-est del monte Rai e si eleva a picco sopra gli abitati di Valmadrera e Civate. L’ itinerario qui proposto è classificato EE ( per escursionisti esperti ) percorre a grandi linee la cresta est della montagna salendo per il sentiero Dario e William, (dedicato a due giovani alpinisti di Valmadrera periti nel 2003 a Livigno sotto una valanga ), in un ambiente aspro e selvaggio, decisamente impegnativo nella sua parte superiore dove si superano alcuni tratti ripidi e abbastanza esposti su roccette.

Accesso: Provenendo da Milano, si segue la superstrada per Lecco fino a costeggiare il Lago di Annone; prendere l’uscita per Valmadrera-Civate-Lecco-ecc. e immettersi sul vecchio tracciato della superstrada passando sotto il cavalcavia di quello nuovo; proseguire verso Lecco, prendere l’uscita per Valmadrera-Bellagio-Lago ed entrare in Valmadrera. Alla prima rotonda proseguire verso Nord lungo via Casnedi, poi seguire via don Arturo Pozzi fino al cimitero nuovo, a destra del quale, all’inizio di via Salvo d’Acquisto, si trova un buon parcheggio.

Descrizione salita: Dal parcheggio presso il cimitero nuovo di Valmdarera (260 m c.a) prendere il percorso acciottolato che sale verso il Santuario di San Martino, raggiungendo in breve il viale alberato che sale dal paese. Svoltare a sinistra lungo il viale e, poco prima del santuario, prendere sulla destra (cartello indicatore) una rampa acciottolata che diviene una scalinata e arriva alla base del campanile della chiesa: qui inizia il sentiero vero e proprio (segnavia n. 5) che sale tra terreni cintati e terrazzamenti ed entra nel bosco di caducifoglie.

Si incontra un primo bivio segnalato (450 m c.a) e si va a destra. Più in alto (540 m c.a) si incontra un altro bivio segnalato: il sentiero n. 5 prosegue a destra verso San Tomaso; si prende a sinistra e, poco più in alto, si raggiunge la “casota dei partigiani” (570 m c.a), recentemente (2013) sistemata.

Sopra la “casota” si esce dal bosco e si raggiunge la base di un salto roccioso. Ci si sposta a sinistra, si supera un breve tratto su facili roccette e poi si sale a destra lungo una sorta di cresta di erba e roccette; poco sopra il sentiero traversa a sinistra in un canale e poi sotto un altro salto roccioso; quindi sale verso destra e raggiunge un bel poggio panoramico (690 m c.a) da cui scende verso Ovest alla successiva sella, di pochi metri più bassa.

Il sentiero prosegue in salita traversando alla base della parete meridionale del cospicuo salto roccioso che domina la sella. Il terreno è ripido, ma il sentiero è molto ben tracciato. A 765 m c.a si incontra un bivio: a sinistra prosegue quasi in piano il sentiero “Luisin”, a destra sale il sentiero “Dario e William”.

Su terreno piuttosto ripido si guadagna quota e, spostandosi a sinistra, si raggiunge (a 890 m c.a) il margine sinistro idrografico del canalone che scende a destra del blocco sommitale del Corno Birone. Si entra nel canalone, ma non lo si traversa e si sale subito a destra lungo la sua ripidissima sponda sinistra idrografica. E’ il tratto più spettacolare e impegnativo del sentiero: si procede per alcune decine di metri incontrando alcuni facili passaggi rocciosi (I) un po’ esposti, poi il terreno si fa meno ripido e il percorso più facile.

Spostandosi verso destra si raggiunge (a 985 m c.a) una bella cresta panoramica di roccette ed erba. La si percorre sul filo e poi sul fianco sinistro (Sud) finché, a 1060 m c.a, ci si trova all’inizio di un ampio cengione erboso ascendente verso sinistra e dominato da una verticale parete rocciosa.

Siamo ormai a poche decine di metri dalla cima: seguendo il sentiero lungo il cengione si arriva proprio sul punto culminante, dove si trova una grande croce di ferro (ore 2/2,15 da Valmadrera).

Discesa: lungo il sentiero “Lucio Vassena”.

Dalla croce della cima, si prende il sentiero che scende verso Sud (destra guardando verso valle) su terreno erboso con qualche roccetta e qualche rado albero. Si passa alla testata di un ripido canalone che scende a sinistra, si aggira a destra un testone roccioso e si prosegue la discesa verso Sud lungo la ripida cresta meridionale della montagna (con un po’ di attenzione anche se è facile) fino a una selletta a 930 m c.a.

Ci si abbassa a sinistra, si affronta subito un breve passaggio su roccia verticale ma articolata (catena) e si prosegue traversando verso Est sotto i salti rocciosi che scendono a Sud della cima. Si raggiunge così la cresta Sud-Est lungo la quale ci si abbassa (aggirando a destra un salto roccioso) fino all’ampia sella erbosa (708 m) che precede un panoramico dosso (715 m).

Dall’ampia sella erbosa ci si abbassa a sinistra (cartello indicatore) lungo un ripido vallone erboso dominato dall’incombente Corno Birone. Con molti tornanti, il sentiero raggiunge il fondo del vallone e lo traversa (480 m c.a) entrando nel bosco di caducifoglie.

Poco più avanti si incontra un bivio non segnalato: ci si abbassa a destra e subito, davanti a un cartello del “percorso dei massi erratici”, si incontra un altro bivio non segnalato.

Scendere a destra, rientrare sul fondo del vallone (qui più stretto), traversarlo e, poco più sotto, raggiungerlo di nuovo presso il grande masso erratico chiamato “Sass Negher” (425 m). Passati un’altra volta sulla sponda sinistra idrografica del vallone, si traversa in leggera discesa verso Est incontrando subito un altro bivio non segnalato. Scendere a destra e abbassarsi fino al grande prato che precede le case di Trebbia (frazione di Valmadrera). Poco prima delle case, presso una teleferica, voltare a sinistra e raggiungere il muro perimetrale del cimitero nuovo.

Girare a sinistra, poi subito a destra; guadagnare una quindicina di metri e infine, sotto al Santuario di San Martino, raggiungere l’acciottolato percorso all’andata. Voltando a destra, in pochi minuti si arriva al parcheggio da cui ha preso avvio l’escursione (ore 1,40 dalla cima).

Dislivello: 1.300 metri

ATTREZZATURA : normale da escursionismo (consigliato kit da ferrata)

ABBIGLIAMENTO : Adeguato all’USCITA e stagione

ISCRIZIONI :  Presso la sede G.E.S.A.-C.A.I.
                         REFERENTE : SMS / WhatsApp =  MARCO 3407898855
                         e.mail: infogesacai@gmail.com

CHIUSURA ISCRIZIONI >  IL GIOVEDI’ PRECEDENTE L’USCITA O DELLA DATA PREFISSATA

QUOTE : Soci G.E.S.A.-C.A.I. €. 3,00  #  Soci C.A.I. €. 5,00  #   Non Soci C.A.I. €.8,00 + €.13,00 (1)

(1) > PER I NON SOCI CAI : Attivazione copertura Assicurazione Infortunistica e Soccorso Alpino
                                            Comunicare dati fiscali entro il MERCOLEDI’ precedente l’uscita
                           (Nominativo – Data di nascita – Città / cap / Indirizzo – Cod. Fiscale – e.mail – Telefono)

Ritrovo/Partenza:  via G.Quarenghi ang.via E.Kant dove c’è la chiesa Regina Pacis ore: da definire

La gita si effettuerà con auto proprie; ciascun passeggero dividerà le spese A/R con il proprio autista

Il G.E.S.A.-C.A.I. si riserva la facoltà di modificare itinerari ed orari -a suo insindacabile giudizio ed anche in corso di gita- ove particolari circostanze lo rendessero opportuno.
    Il G.E.S.A.-C.A.I DECLINA OGNI RESPONSABILITA’ PER IL CASO DI INCIDENTI AI PARTECIPANTI

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